Perché abbiamo bisogno di spiritualità?

  • Pubblicato
  • Pubblicato in Blog
  • 4 minuti di lettura

La spiritualità, spesso percepita come un concetto astratto o riservato a pochi, rappresenta in realtà una necessità universale per l’essere umano. Essa non riguarda solamente credenze religiose o pratiche trascendentali, ma il potenziale di ogni individuo di connettersi con sé stesso e con il mondo in modo più profondo.

La spiritualità é una componente fondamentale dell’esistenza umana. Rappresenta la ricerca di significato, connessione e pienezza, aspetti che trascendono le necessità materiali e ci guidano verso una vita più autentica. Tuttavia, in una società dominata dalla produttività e dal consumismo, la spiritualità è spesso relegata ai margini o percepita come un lusso riservato a pochi.

Integrare la spiritualità nella quotidianità significa aprirsi al proprio potenziale interiore e vivere con consapevolezza. È un invito a riscoprire la bellezza della nostra umanità, senza vedere la spiritualità come qualcosa di elitario o distante, ma come un aspetto essenziale per il benessere individuale e collettivo.

Spiritualizzare l’umanità: un viaggio verso l’integrazione

Molti evitano il tema della spiritualità perché la associano a immagini estreme: la rinuncia alla vita quotidiana per ritirarsi su una montagna, o il diventare fanatici devoti. Tuttavia, il vero scopo della spiritualità è diverso. Si tratta di “umanizzare” il concetto stesso, rendendolo accessibile e integrato nella vita di tutti i giorni.

Secondo l’approccio del Diamond Logos Teachings, l’essere umano è composto da quattro dimensioni principali: mente, corpo, psiche ed essere. Solo attraverso un equilibrio armonioso tra questi possiamo raggiungere una vita piena e soddisfacente. 

In questa visone, la spiritualità emerge come un ponte che armonizza queste dimensioni, permettendo alla persona di vivere in equilibrio. Quando una di queste parti viene trascurata – ad esempio, quando la mente domina a scapito del corpo o dell’essere – lo squilibrio si manifesta sotto forma di ansia, alienazione o un senso di vuoto.

Il viaggio spirituale, quindi, non è un allontanamento dalla realtà, ma un modo per radicarsi nel momento presente. È il mezzo per ritrovare il nostro “centro”, riscoprendo il nostro potenziale umano autentico. Faisal definisce questo processo come un’opportunità per risanare le “fratture interiori”, ossia quelle aree di noi stessi che abbiamo inconsapevolmente trascurato o represso.

Oltre i miti e le misconcezioni

Uno degli ostacoli più grandi alla spiritualità è la percezione che essa sia astratta, elitista o lontana dalla vita quotidiana. Questa visione alimenta l’idea che essere spirituali significhi isolarsi o abbandonare il mondo materiale. Tuttavia, l’approccio del Diamond Logos Teachings invita a vedere la spiritualità come un processo di integrazione. Non si tratta di fuggire, ma di portare maggiore consapevolezza e autenticità nella vita di ogni giorno.

Ad esempio, molti tendono a confondere la spiritualità con il perfezionismo morale o con la devozione religiosa. In realtà, essa riguarda l’esplorazione del proprio essere, un percorso che abbraccia anche le fragilità, i dubbi e le contraddizioni. Questo processo permette di riconoscere e trasformare i “buchi interiori” – quelle parti della psiche che si sono formate a causa di esperienze di mancanza o dolore – in un’opportunità di crescita.

Il potere della consapevolezza

La consapevolezza è il cuore della spiritualità. Attraverso la pratica della presenza e l’ascolto interiore, siamo in grado di cogliere la bellezza del momento presente e di liberarci da schemi mentali limitanti. La consapevolezza non è qualcosa di separato dal vivere quotidiano: al contrario, essa illumina ogni aspetto della nostra esistenza, rendendo la vita più piena e significativa.

Ad esempio, lavorare sulla consapevolezza ci aiuta a riscoprire la gioia intrinseca dell’essere vivi, indipendentemente dalle circostanze esterne. Questo approccio non solo migliora il benessere personale, ma favorisce anche relazioni più autentiche, poiché impariamo a connetterci agli altri senza dipendenze o proiezioni.

Un viaggio verso la completezza

Il bisogno di spiritualità è quindi radicato nel desiderio universale di pienezza. Essa non è un’aggiunta esterna, ma un ritorno alla nostra essenza più autentica. Quando integriamo mente, corpo, psiche e spirito, non solo diventiamo più completi come individui, ma contribuiamo anche a un’umanità più consapevole e armoniosa.

La spiritualità, nel DLT, è la chiave per riscoprire il nostro potenziale umano. Non si tratta di aggiungere qualcosa di nuovo, ma di rimuovere gli strati che oscurano ciò che siamo già: esseri completi e connessi alla realtà.

Perché abbiamo bisogno di spiritualità?