L’ego nella visione del Diamond Logos Teachings
Nel percorso di esplorazione dell’Essenza e della psicologia dell’ego secondo il Diamond Logos Teachings, emergono intuizioni profonde su ciò che comunemente chiamiamo “io” – o Ego. Lontano dall’essere un semplice ostacolo da superare o un’illusione da dissolvere, l’ego ha una funzione specifica nel nostro viaggio interiore. Faisal Muqaddam, originatore del DLT, ci offre una prospettiva unica che va oltre la dicotomia tra ego e realizzazione spirituale, riconoscendo nell’ego un ricordo dell’Essenza e una chiave per il suo recupero.
L’ego e il sé essenziale
Per Faisal, l’ego contiene il sé essenziale. Ogni volta che parliamo e ci riferiamo a noi stessi con “io”, stiamo attingendo a questa parte di noi. Ma da dove proviene questo senso di identità?
Se immaginiamo la nostra natura più profonda come un oceano, notiamo che l’oceano stesso non ha un’identità individuale: esso semplicemente è. Analogamente, l’Assoluto non ha un senso di “io”. Tuttavia, esiste un essere individuale, una qualità unica che ci distingue: la nostra anima.
Quando un bambino nasce, è pura essenza, ma possiede già una sua unicità. Ogni neonato ha una vibrazione, una presenza particolare che lo rende diverso dagli altri. Questa individualità si sviluppa nel tempo, ma il processo di crescita comporta spesso una separazione dall’Essenza. A causa dell’educazione, delle influenze sociali e delle esperienze di vita, il bambino viene gradualmente allontanato dal suo sé autentico, perdendo così il contatto con le qualità innate come amore, chiarezza e gioia. Questo distacco genera un senso di perdita e una ricerca incessante di identità.

«Quando questa separazione avviene, la coscienza del bambino cerca di ricordare il sé e il senso di un’identità. In mancanza di un’identità vera, si aggrappa ad una sensazione di cosa possa essere questa identità o a un’immagine di questa identità. Perciò l’ego è un ricordo, è come un’immagine dell’essenza.
Dunque l’ego è una parte della psiche molto precisa, è quella parte della nostra anima che cerca di conservare l’immagine del sé superiore e cerca la via per ritornare a esso. È completamente coinvolta in questa ricerca del sé superiore. Non si preoccupa dell’assoluto. L’assoluto non risponde alla ricerca perché non è l’assoluto che l’ego cerca» Faisal Muqaddam
L’ego come ponte verso il sé superiore
L’ego, in questa visione, non è un nemico da distruggere, ma piuttosto un frammento della psiche che custodisce il ricordo del sé superiore. È il tentativo della coscienza di ricostruire un’identità basata su ciò che è stato dimenticato. Così, anziché cercare di eliminare l’ego, possiamo comprenderlo e lavorare con esso per riscoprire la nostra vera natura.
Spesso le tradizioni spirituali insegnano a trascendere l’ego per raggiungere l’illuminazione, ma nell’approccio del Diamond Logos , questa visione rischia di ignorare la funzione essenziale dell’ego nella ricerca di sé stessi. Tutti gli esseri umani cercano il proprio sé autentico, anche quando cercano Dio o un significato più alto. L’ego è lo strumento attraverso cui questa ricerca avviene, e riconoscerne il ruolo ci permette di trasformarlo in un alleato anziché in un ostacolo.
L’ego come strumento di integrazione e crescita
Comprendere l’ego nel contesto del Diamond Logos Teachings ci offre un approccio più inclusivo alla crescita interiore. Invece di vederlo come un limite da superare, possiamo accoglierlo come un ponte che ci guida verso il nostro sé essenziale. La ricerca dell’Essenza non è un rifiuto dell’ego, ma un processo di integrazione e riconnessione con ciò che siamo sempre stati. In questo viaggio, il nostro compito non è annullare l’ego, ma utilizzarlo come strumento per ritrovare il sentiero verso la nostra autenticità più profonda.